La tecnologia degli organoidi tumorali
La tecnologia degli organoidi tumorali è un particolare sistema per la coltura funzionale e tridimensionale di cellule tumorali prelevate da pazienti con neoplasie.
Definiti veri e propri avatar del tumore che cresce all’interno dell’organismo, questi sistemi rappresentano uno dei modelli più avanzati della malattia e uno strumento d’indagine molto promettente per studiare i tumori in laboratorio, in condizioni ‘quasi’ fisiologiche.
Organi in miniatura in provetta
Il termine ‘organoide’ significa ‘che somiglia a un organo’ e si riferisce a una struttura tridimensionale che, in particolari condizioni, gli scienziati riescono a far crescere e auto-organizzare in laboratorio, a partire da frammenti di tessuto prelevati dall’organismo e contenenti cellule staminali.
Un ‘tumoroide’ o ‘organoide tumorale’ è qualcosa di analogo, ma deriva da campioni di tessuto tumorale prelevati da un paziente oncologico durante l’asportazione chirurgica del tumore o durante una biopsia. Organoidi e organoidi tumorali rappresentano sistemi in vitro che rispecchiano e ricapitolano l’organizzazione spaziale e le modalità di differenziamento che il tessuto d’origine ha in vivo.
Questi sistemi, poiché contengono una popolazione attiva di cellule staminali (normali o tumorali), possono essere propagati ed espansi enormemente, permettendo così una vasta gamma di ricerche.
Coltivare organoidi
Le specifiche per lo sviluppo di organoidi variano da tessuto a tessuto. Per ottenere questi sistemi, infatti, è essenziale lavorare in condizioni di coltura che mimino le informazioni necessarie alle cellule per organizzarsi in tessuto. Inoltre, è importante riprodurre i segnali fondamentali per il mantenimento delle cellule staminali. Solo in presenza di queste condizioni, le cellule sono in grado di proliferare in coltura e di auto-organizzarsi in strutture 3D che possono essere propagate e mantenute per un tempo indefinito.
La ricerca scientifica in questo ambito ha portato alla definizione delle condizioni di coltura per lo sviluppo di organoidi da una varietà di organi umani, in condizioni sia normali sia di malattia.
I partner del progetto PreCanMed lavorano in sinergia per integrare le conoscenze generate finora, per farle avanzare e per crearne di nuove, al fine di sviluppare organoidi tumorali derivati da pazienti con tumori al seno, al polmone e al colon e con mesotelioma. Campioni da questo tipo di tumori verranno prelevati durante gli interventi chirurgici o le biopsie e saranno processati con diversi metodi, al fine di stabilire le condizioni migliori per garantire la crescita e l’espansione degli organoidi.
Supersistemi modello
Gli organoidi tumorali da paziente rappresentano modelli preclinici relativamente nuovi nello studio delle malattie tumorali.
Altri sistemi più comuni e più a lungo utilizzati in questo ambito sono le linee cellulari tumorali e i modelli animali. Questi permettono di realizzare studi approfonditi, ma entrambi non sono sufficientemente rappresentativi delle malattie neoplastiche umane, della loro eterogeneità e dei processi oncogenici che le caratterizzano.
Un’alternativa che sta emergendo è il trapianto di tessuti tumorali umani nel topo (i cosiddetti xenotrapianti tumorali da paziente). Questo modello manifesta tratti fisiologici più simili al tumore d’origine e permette di fare predizioni sulla risposta clinica del paziente alle terapie. L’efficienza di realizzazione degli impianti di tessuto tumorale, però, è bassa; la procedura è molto dispendiosa da un punto di vista economico e prevede tempi lunghi di attuazione.
Gli organoidi tumorali da paziente, invece, rappresentano uno dei sistemi più promettenti per mimare il tessuto tumorale d’origine. Ne ricapitolano, infatti, gli aspetti istologici, il sottotipo tumorale e la risposta ai trattamenti. Si possono generare e propagare con grande efficienza. Possono essere crioconservati in azoto liquido e, dopo scongelamento, possono essere nuovamente utilizzati in ricerca. Potendoli sviluppare a partire da frammenti bioptici o chirurgici di tessuto sia sano sia malato, gli organoidi permettono di realizzare importanti analisi comparative dei tessuti del paziente oncologico.
Questo è ciò che PreCanMed sta realizzando.